ORTODONICO

Hortodonico, Ortodompnicum, Casalis Orti Dominici seu Orti domici, Ortodonico. Università autonoma fino alla sua aggregazione a Montecorice (5 km). Da Salerno 75 km.

Piccola frazione collinare del comune di Montecorice, sulla strada che da Agnone porta a Perdifumo.

Ha delle origine molto antiche, come testimoniano alcuni manoscritti dei primi anni dell'anno 1000 d.C. in cui è riportato il suo nome e vanta ritrovamenti risalenti all'età del bronzo e all’epoca romana, custoditi oggi presso l'antiquarium comunale di Agropoli.

Il centro storico è rimasto quasi intatto a differenza della parte alta del paese, caratterizzata da forti interventi di modernizzazione.

Camminando tra i vicoletti in pietra è possibile ammirare la splendida torre medievale, il Palazzo Marchesale,  il Palazzo Amoresano, la chiesa di Sant’Antonio Abate con un caratteristico campanile a vela nonché il Museo della civiltà contadina in cui sono conservati un antico frantoio e diversi oggetti legati all’antica vita rurale.

Momenti di vita contadina sono rivivibili ogni anno nel mese di luglio anche grazie all’originale festa denominata “Tavole del Marchese”, in cui vengono riproposti vari pali proprio come avveniva un tempo.

CHIESA DELL'IMMACOLATA

CHIESA DI SANT'ANTONIO

IL PALAZZO GENOINO SEC XVI

SCORCIO MEDIEVALE

SCORCIO MEDIEVALE

SCORCIO

SCORCIO

CHIESA DI SANT'ANTONIO

CHIESA SS MARIA DELLE GRAZIE ANTICO CONVENTO

LA TORRE MEDIEVALE


Nell'Archivio cavense vi è una compravendita del 1162 con la quale Marino, figlio del fu Comi, unitamente ai figli Giovanni e Orso, «abitanti in loco ubi dicitur Hortodonico», vendettero al monastero cavense un terreno «in loco fiumicello». Dell’abitato è pure notizia («Ortodompnicum») nel processo di reintegra (a. 1276) dei beni dei Sanseverino.

Avocata al fisco la baronia di Cilento, il feudo di Ortodonico fu messo all'asta (11 marzo 1553) e aggiudicato (20 marzo 1553) a Luca del Pezzo, il quale l'alienò a favore di Giovanni Antonio Poderico nel 1555. Costui lo cedette l'anno dopo (880 denari) a Silvio Amoresano, da cui al figlio Domizio iuniore, il quale lo vendette agli eredi di Carlo Gualtiero, dalla cui famiglia era ancora posseduto nel 1664. In quell'anno era signore di Zoppi e Ortodonico un altro Carlo Galtiero che alienò il feudo a favore dei feudatario di S. Mauro, Pompilio Gagliano, il quale lo cedette al barone Salvatore Alchimio. Costui lo rivendette a Ignazio Genoino che, il 26 novembre 1734, vi ottenne il titolo di marchese. Ma essendosi accorto che il prezzo convenuto e pagato superava di oltre il doppio il valore effettivo del feudo, adì il magistrato per la risoluzione del contratto. Nelle more del giudizio Diego Genoino, figlio d'Ignazio riuscì a comporre la vertenza (a. 1750), per cui, rimesso il giudizio, il Genoino poté ottenere l'intestazione del feudo di Ortodonico (6 luglio 1785), dove i Genoino avevano costruito un palazzo che comprendeva una torre quadrata del XVI secolo ammirata dal de Giorgi.

A Diego successe Francesco Maria, padre di Andrea (8 aprile 1798 - m. 6 febbraio 1857), il quale da Vincenza Petra dei marchesi di Caccavone, oltre a varie femmine, ebbe quattro maschi: Ignazio e Carlo (n. 8 aprile 1839), ambedue morti senza eredi, e i gemelli Francesco e Diego (n. 28 ottobre 1842). Andrea aveva ottenuto un primo riconoscimento legale del titolo con Real Decreto del 10 gennaio 1836, ma il titolo era incardinato al feudo di Ortodonico. Con decreto ministeriale del 10 luglio 1886 il titolo venne riconosciuto in via definitiva, con quello di conte palatino per maschi e femmine, a Carlo (n. 1839, m. 12 agosto 1897) deceduto senza eredi, per cui la successione fu devoluta al primogenito dei gemelli Francesco e Diego.

Scrive il Mazziotti che a Ortodonico era un convento di monaci agostiniani, dedicato a S. Maria delle Grazie (dove oggi vi è la chiesa omonima), soppresso con la nota bolla «Instaurandae» (22 ottobre1652) d'Innocenzo X.

L’Antonini scrive «Ottidonico» ricordando Capograssi, Cosentini e Zoppi. Il Giustiniani pone il villaggio su una collina a 43 miglia da Salerno.

Festa di Sant'Antonio Abate

17 gennaio

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Festa della Madonna delle Grazie

La prima domenica di luglio

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Le tavole del Marchese

Dal 29 al 31 luglio

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Festa del Fico bianco

Dal 25 al 27 agosto

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Ristorante L'Ulivo

+39 0974 964309

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